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Vie di somministrazione

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4 Febbraio 2024 | Farmaci

Via orale
È il metodo più semplice e diffuso: basta un bicchiere d’acqua. Dalla bocca il farmaco passa allo stomaco, e da qui, se non viene assorbito, raggiunge l’intestino, il fegato e finalmente il circolo sanguigno. Tramite il sangue il farmaco viene trasportato nel nostro organismo e questo passaggio si chiama distribuzione sistemica.
Un vantaggio di questa via è che se il farmaco sta producendo degli effetti tossici, tramite vomito e/o lavanda gastrica lo si può allontanare e impedire che tutta la dose somministrata sia assorbita continuando a dare effetti tossici.Le formulazioni utilizzate sono: compresse, sciroppi, gocce e fiale orali.

Via sublinguale
Per aumentare l’efficacia e la rapidità d’azione di un farmaco si utilizza questa via che consiste nello sciogliere sotto la lingua la compressa. In questa zona la mucosa è molto sottile e riccamente vascolarizzata. Il circolo venoso sublinguale si riversa nella vena cava superiore così il farmaco assorbito, viene distribuito a livello sistemico senza passare dal fegato, organo dove molti farmaci vengono metabolizzati.
Lo svantaggio dell’utilizzo di questa via è l’incertezza del dosaggio.
Le formulazioni utilizzate sono: compresse, gocce e alcuni spray.

Via rettale
Alcuni farmaci svolgono una azione locale come per esempio le supposte di glicerina con effetto lassativo. Altri farmaci attraversando la mucosa rettale entrano nel sistema circolatorio e da qui distribuiti nell’organismo. Questa via rappresenta un’ alternativa di assunzione a quella orale, in caso di nausea, vomito, difficoltà a deglutire o quando il farmaco non sia ben tollerato a livello gastrico. Gli svantaggi sono l’assorbimento imprevedibile sopratutto nei bambini, perchè le supposte a volte non vengono trattenute del tutto e parzialmente espulse, in questa maniera non si riesce a stabilire quanto farmaco sia stato realmente assorbito. Le formulazioni utilizzate sono: supposte, microclismi e alcune pomate per azione locale.

Via endovenosa (ev) E’ considerata la “via delle urgenze”: il farmaco viene introdotto direttamente nel sangue perciò risulta la via più rapida e efficace per ottenere un effetto farmacologico. Una volta giunto in circolo, le reazioni avvengono tutte, comprese quelle non desiderate e non potendo più allontanare il farmaco si può solo con altri farmaci correggere la reazione non voluta. I rischi di un’endovenosa non vanno sottovalutati e va sempre eseguita da personale medico. Le formulazioni utilizzate sono le fiale.

Via intramuscolare (im)
Meno rapida della endovenosa ma di utilizzo anche domiciliare sempre sotto prescrizione medica.
La somministrazione del farmaco nel tessuto muscolare ha una velocità di assorbimento che dipende dal sito in cui viene somministrato il farmaco: muscolo deltoide della spalla, muscolo vasto laterale della coscia, quadrante superiore esterno del gluteo. Le formulazioni utilizzate sono le fiale.

Via inalatoria
Attraverso i polmoni il farmaco può avere un’azione locale come per i fluidificanti oppure un effetto sistemico come per gli anestetici generali utilizzati in chirurgia. Le formulazioni utilizzate sono fiale, gocce per aerosol e gli spray.

Via percutanea
È una delle vie topiche con cui può essere somministrato un farmaco. L’applicazione sulla pelle di un farmaco può avere un effetto sul sito di somministrazione, o anche sistemico in quanto una parte viene assorbita dal sangue. Le formulazioni utilizzate sono creme, unguenti, gel, paste, polveri per uso topico, cerotti transdermici.

Via sottocutanea
Questa via è attuabile per qualsiasi sostanza che non sia irritante a livello della pelle. Consiste nell’iniettare piccole quantità di liquido sotto la pelle. Utilizzata se si desidera un effetto non troppo elevato e protratto nel tempo, es insulina, eparine.