L’esposizione solare presenta sia benefici che svantaggi per la salute. I vantaggi principali sono la produzione di vitamina D, il miglioramento dell’umore e la regolazione del ritmo sonno-veglia.
L’esposizione eccessiva, tuttavia, può causare scottature, invecchiamento precoce della pelle e altre piccole patologie cutanee come herpes labiale ed eritema. Quindi non aspettiamo di scottarci per proteggerci e portiamo sempre con noi la crema solare che abbiamo scelto.
Come scegliamo la protezione più adatta a noi?
La scelta della crema dipende sia dal fototipo che da dove andiamo in vacanza. Infatti, al crescere dell’altitudine e della latitudine i raggi solari sono più penetranti e più pericolosi per i danni a lungo termine che potrebbero provocare. Se, per esempio, andiamo in vacanza in montagna oppure in zone vicino all’equatore è bene proteggersi con una protezione molto alta (50+) indipendentemente dal fototipo.
Generalmente, il fototipo 1-2, caratterizzato da pelle chiara e occhi chiari, dovrebbe sempre utilizzare un SPF 50+, mentre il fototipo 5-6 con carnagione scura potrebbe utilizzare un SPF più basso, ad esempio 20, tenendo sempre presente però di non esporsi al sole nelle ore più calde e di ripetere l’applicazione della crema più volte nell’arco della giornata.
Occorre ricordare sempre però, che bambini, donne in gravidanza, anziani e persone con pelle sensibile devono sempre usare protezioni molto alte.
È importante sapere che i filtri solari (chimici e fisici) contenuti nelle creme ci proteggono dai raggi UVB, cioè quelli che causano le scottature; mentre per i raggi UVA, quelli più subdoli, che causano invecchiamento cutaneo e danni profondi, serve che il prodotto riporti il simbolo UVA cerchiato.
Cosa vuol dire SPF sulla confezione delle creme solari?
L’SPF (Sun Protection Factor) indica quanto tempo puoi esporti al sole senza scottarti, rispetto a quando sei senza protezione. Ad esempio, se normalmente ti scotti dopo 10 minuti al sole, un SPF 30 teoricamente ti protegge 10 X 30 = 300 minuti (5 ore). Ma soltanto se la protezione solare viene applicata correttamente e in dose sufficiente.
Ci si abbronza anche con la protezione solare?
Certamente. Con la protezione ci si abbronza lo stesso ma si corrono meno rischi per la salute della nostra pelle, meno spellamenti, e colore più uniforme e duraturo.
Cosa fare nel caso di eritemi e scottature? Quando preoccuparsi?
Prima di tutto raffreddare subito la zona, niente ghiaccio, ma impacchi con acqua fresca. Evitare saponi aggressivi e una doccia tiepida può essere di aiuto. Molto utile possono essere creme lenitive, cioè, che contengano Aloe vera, Calendula e Pantenolo. È opportuno invece evitare profumazioni, olii essenziali e sostanze contenenti alcool per non irritare ancora di più la pelle già reattiva. Inoltre, un altro consiglio è quello di evitare il sole per qualche giorno e di bere tanta acqua per idratarsi.
Se invece compaiono vesciche estese o bolle piene di liquido, febbre, nausea o mal di testa è necessario chiamare il medico perché potrebbe trattarsi di ustioni molto più serie.
Ci sono macchie della pelle a cui bisogna stare più attenti?
Si, ci sono alcune macchie della pelle a cui bisogna prestare particolare attenzione perché potrebbero essere indicative di condizioni più gravi. Le macchie che cambiano colore, forma o dimensione, o che sono asimmetriche, con bordi irregolari e una colorazione non uniforme, dovrebbero essere valutate da un dermatologo.
In conclusione, il sole non è un nemico, ma occorre proteggersi.
L’uso di una buona crema solare, l’ombra nelle ore più calde della giornata (11-16) e l’idratazione costante sono il segreto per una pelle sana e un’estate serena.






